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Vivailoda si occupa della realizzazione e progettazione di parchi e giardini
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Come coltivare l'olivo: dal terreno alla raccolta dei preziosi frutti.
 
Pianta ornamentale, ma anche preziosa risorsa. Scopri come coltivare l'olivo in giardino: dalla scelta del terreno, alla cura, fino alla raccolta dei frutti.
Pianta dalle origini antichissime, all’olivo sono legati, in tutte le religioni, significati di profonda spiritualità, pace, rinascita. Forse anche per la sua longevità, da sempre l’uomo la considera una pianta sacra.

Non sono rari, infatti, i riferimenti nei vari testi sacri, piuttosto che nei racconti delle gesta di grandi condottieri.
Non solo, l’ulivo è sempre stato una grande risorsa, sia alimentare, sia nella cura del corpo, dei capelli e della pelle.

La coltivazione dell’olivo è arrivata fino a noi grazie ai frati, in particolare i benedettini, che nel medioevo si preoccuparono di perpetrare questa tradizione.

Ma come coltivare l’olivo in giardino?

Scopriamolo insieme, iniziando dalla conoscenza botanica della pianta.

Originario dell’Asia occidentale e appartenente alla famiglia delle oleacee, l’olivo è una pianta da frutto sempreverde che può arrivare a vivere anche secoli. La sua altezza è variabile, in alcuni casi raggiunge anche diversi metri di altezza. Raggiunge la maturità intorno ai 50 anni, ma la sua attività fruttifera inizia già al terzo o quarto anni di vita. Nonostante possa arrivare a vivere anche mille anni, in condizioni climatiche favorevoli, le sue radici non si piantano in profondità nel terreno, ma restano sempre per lo più molto superficiali, al massimo scendono ad un metro di profondità, e sono generalmente espanse.

Il tronco è cilindrico e contorto. Dopo i primi nove o dieci anni, in cui è abbastanza liscia, iniziano a comparire i tipici nodi. La corteccia ha un colore grigiastro. È ben nota anche la durezza e resistenza del suo legno, che ne fanno una varietà pregiata. Dal tronco partono le branche dai cui si sviluppano i rami, sui quali nascono i germogli, detti “succhioni”, che si sviluppano di anno in anno.

Le foglie si formano sui rami in primavera, e restano fino all’arrivo dell’autunno, vivendo circa per due anni. Le gemme, di forma ascellare, danno vita ai fiori oppure ad altri rami. I fiori dell’olivo sono ermafroditi, hanno quindi sia gli organi maschili (stami), sia quelli femminili (pistillo). Piccoli e a forma di calice, hanno 4 sepali e corolle dai piccoli petali bianchi. Raggruppati a grappoli di 10 o 15 fiori, detti mignole, si danno alla vita ogni anno verso marzo/aprile.

La fioritura vera e propria, invece, si ha verso maggio, inizi di giugno. Dopo sei mesi, ecco che arrivano i frutti, le drupe globose che tutti conosciamo.
In Italia si coltivano diverse specie di olivo, anche a seconda delle zone. Tutte producono un olio di qualità senza pari, che tutto il mondo conosce e ci invidia.

Per coltivarlo ci vuole un po’ di pazienza, come avrai potuto capire.
Solitamente, per metterlo a dimora in giardino, si provvede ad acquistare piante già seminate in vivaio, di modo da non dover aspettare più di tanto per poterla vedere crescere.

Le piante di olivo, infatti, iniziano il loro percorso in semenzaio nei mesi di luglio/agosto, e vengono trapiantate in vivaio la primavera dopo. Dopo due anni, e quando la pianta avrà un’altezza di circa 50 cm, viene fatto l’innesto (o a corona, o ad occhio, tecnicamente). Nel mese di ottobre del secondo anno di vita di un olivo si può procedere al trapianto in piantonaio. Una bella concimata per farla crescere bene e si attende l’arrivo del quinto anno, per poterla finalmente veder piantare negli orti o nei giardini.

A questo punto, caro appassionato, entri in gioco tu.

Cosa fare?

Primo: scegliere e preparare il terreno dove piantare l’olivo.

Dopo esserti assicurato che il clima sia favorevole alla sua cultura, devi preparare con cura il terreno dove pianterai il tuo olivo.
Una volta scelta la posizione, verifica che il terreno sia spianato e ben livellato, e che dreni in modo ottimale. L’olivo odia i ristagni di liquidi, prima causa di rovina della pianta.
È importante eseguire una ripuntatura, cioè la rottura dello strato superficiale, in modo che il terriccio arieggi e riprenda la circolazione dell’acqua. Devi rivoltarlo per circa 60 cm in profondità, e per 3 m di larghezza. Questa operazione va fatta per ogni singola pianta.

Libera il terreno da pietre, erbacce, eventuali detriti, concimiamo bene la superficie con compost e letame, prendiamo i dovuti accorgimenti con eventuali correttivi (solfato di potassio e fosforiti a necessità) e procedi allo “scasso”, che può essere fatto a buca o a trincea. Per questa operazione, fatti sempre consigliare dall’esperto, per capire quale delle due tecniche sia meglio per la crescita del tuo olivo.

Piantare l’olivo in giardino.

L’olivo ama i terreni alcalini. Se il valore del pH è al di sotto di 6,5, correggi il tutto con della calce. Il periodo migliore per la messa a dimora dell’olivo e marzo/aprile, quando il gelo non è più un pericolo.
A questo punto puoi scavare la buca, che deve essere più o meno delle dimensioni del vaso da cui importi la pianta.

Controlla le radici e fai in modo che formino un cerchio. Disponi così la tua pianta e ricoprila poi con la terra della buca.
Esegui una pacciamatura con la paglia, lasciando libera la base del tronco dell’albero: serve a mantenere il terreno fresco, frena lo sviluppo degli infestanti e conserva le scorte d’acqua.

Dalla quantità di acqua che deciderai di dare al tuo olivo, sempre senza esagerare, dipenderà la tua “produzione”: se vuoi olive, innaffia circa una volta ogni due settimane. Se ti interessa fare l’olio, aumenta l’apporto di acqua, sempre facendo attenzione a non creare ristagni.

Durante l’inverno, se le temperature si fanno troppo rigide, ricorda di proteggere il tuo olivo con del tessuto-non-tessuto, in modo da prevenire i danni del gelo alla pianta.

Potare l’olivo.

La potatura dell’olivo è un’operazione che va fatta con senno.
Anche in questo caso dipende dallo scopo per cui l’hai piantato.
Se il decoro e l’ornamento sono il tuo unico interesse, puoi optare per una potatura che si concentri sull’armonia delle proporzioni e sull’aspetto estetico della pianta. In ogni caso ti devi dotare degli strumenti giusti (cesoie, coltello, roncola, innestatoio, segaccio, accetta).
La potatura dell’olivo, come per altre piante, serve per mantenerlo in salute, rinforzarlo e garantire una migliore produzione di olive. A seconda dell’età della pianta, delle sue necessità e della produzione che vogliamo (anche nel caso in cui vada regolata), ci sono diverse tecniche. Anche in questo caso, chiedi sempre consiglio ad un esperto.

Ecco qualche accorgimento per eseguire delle buone potature:

  • Sono gli alberi più vecchi ad avere maggiore bisogno di essere potati.
  • Meglio i tagli grandi, di quelli piccoli.
  • Inizia sempre dalla cima e prosegui andando verso il basso.
  • Le potature devono concentrarsi nella parte interna della pianta.

La raccolta delle olive.

Finalmente è giunta l’ora di raccogliere i frutti di tanto lavoro, e di tanta pazienza. Come la vendemmia, è un momento di festa, un’occasione per riunire famiglia e amici e passare una giornata divertente ad occuparsi di una delle attività della nostra tradizione.
Se vuoi ottenere olio di buona qualità, ti consiglio una raccolta precoce: in questo modo si conserverà meglio e sarà meno grasso. Aspettare troppo a raccogliere le olive dequalifica il prodotto, oltre a poter raccogliere meno olive, poiché iniziano a cadere dalla pianta.
Il periodo di raccolta varia in base alle condizioni climatiche; dove le temperature sono più miti, come al sud, la raccolta va da ottobre a dicembre. Mentre al nord è bene farla a settembre.

Per la raccolta hai due soluzioni:

  • La bucatura a mano: con un po’ di pazienza e armato di canestri e scala, raccogli le olive a mano direttamente dalla pianta.
  • Pettinatura: con un apposito pettine di legno, passa tra e fronde per staccare e olive. A terra metti un telo per la raccolta, oppure fissa una rete alla base dei rami. È un metodo sicuramente più veloce, ma che in qualche modo danneggia la pianta.

Ti sconsiglio la bacchiatura, cioè il battere i rami, perché lesiona i rami e ammacca le olive, e anche l’attendere della caduta spontanea, dove le olive sono troppo mature per essere di buona qualità e si mescolano a quelle ormai marcite e sporche.

 
Bene, ora che hai a disposizione tutte le informazioni in merito al come coltivare l’olivo, non ti resta che scegliere la tua pianta, un bel posto al sole nel tuo giardino e…buon olivo a tutti.

Domande, dubbi, consigli? Sono sempre a tua disposizione.

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Buon weekend!
Fausto